gestione del tempo – Milena Guidotti https://www.milenaguidotti.it Professional Organizer Tue, 04 Jan 2022 16:26:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 Less is more: la semplicità come stile di vita https://www.milenaguidotti.it/less-is-more-la-semplicita-come-stile-di-vita/ https://www.milenaguidotti.it/less-is-more-la-semplicita-come-stile-di-vita/#comments Thu, 04 Feb 2021 17:00:20 +0000 https://www.milenaguidotti.it/?p=973 Dal design alla grafica, dall’architettura alla cucina, dall’arredamento alla scrittura: la regola del Less is more è applicata in tantissimi contesti diversi.

L’espressione viene attribuita da molti all’architetto e designer tedesco Ludwig Mies van der Rohe, da qualcun altro all’architetto per cui van der Rohe lavorò, Peter Behrens, per altri risale addirittura al 1800. Qualunque sia la fonte più corretta, Less is more (letteralmente “meno è di più”) è un esplicito richiamo alla semplicità, all’essenzialità, alla leggerezza.

Una scelta di vita

In questo articolo ti ho parlato di Ryan e Joshua, The Minimalists, e di come abbiano provato sulla loro pelle cosa significa passare da una vita piena di roba inutile ad una più semplice e consapevole in cui ogni cosa è valorizzata.

Iniziando dagli oggetti presenti nelle loro case, un po’ alla volta hanno ribaltato il loro stile di vita, perché eliminare fisicamente qualcosa (soprammobili, vestiti, utensili) può essere il primo passo di un processo più ampio.

Vediamo qualche esempio:

  • Meno oggetti, più spazio e tempo: avere meno oggetti significa impiegare meno tempo per pulizia e manutenzione. Lasciar andare ciò che è di troppo, con particolare attenzione al riuso e al riciclo, permette di avere più spazio libero e mente più leggera. Di solito, dopo aver fatto decluttering, ci sentiamo talmente bene che ci chiediamo perché non l’abbiamo fatto prima.
  • Meno utensili, più funzionalità: se possiedi cinque apribottiglie è probabile che non ne troverai nemmeno uno, al momento del bisogno; saranno in mezzo a mille altri attrezzi per la cucina e risulteranno praticamente invisibili.
  • Meno quantità, più qualità: ti è mai capitato di comprare l’ennesimo paio di jeans perché non ricordavi di averne altri tre simili? Ordine e organizzazione ti permettono di valorizzare ciò che hai già e di fare acquisti più consapevoli: metti attenzione alla qualità del tessuto, al paese d’origine, alla facilità di lavaggio e a tutti quei criteri personali che per te caratterizzano un buon acquisto. Tieni presente che cambiando abbinamenti e accessori ti sembrerà di avere molti più capi di quanti ne stai usando realmente.
  • Meno spese inutili, più soldi: se ricordi di avere una cosa, sai esattamente dove trovarla, ti piace ed è in ottime condizioni non la ricompri, giusto? In questo modo eviti di sprecare denaro che potrai utilizzare per bisogni reali e attività piacevoli.
  • Meno distrazioni, più focus: uh, questa è difficile! Per fortuna ci sono metodi e accorgimenti che ti possono aiutare. Puoi disattivare le notifiche dei social e togliere la suoneria del cellulare quando fai cose che richiedono la tua massima attenzione o quando prendi del tempo per te. Puoi stabilire con la tua famiglia un calendario delle attività che preveda spazi di condivisione e momenti in cui è vietato disturbarti, a meno che stia andando a fuoco la casa. Puoi lavorare per blocchi di tempo prestabiliti alternando lavoro e pause rigeneranti, premiandoti con piccole ricompense quando raggiungi un obiettivo.
  • Meno impegni, più tempo per te: a volte ci sovraccarichiamo di impegni perché non sappiamo dire di no, ma questo non fa altro che aumentare lo stress e togliere qualità ed efficacia a ciò che vogliamo o dobbiamo fare davvero: ne vale la pena? Oppure l’agenda è piena semplicemente perché non abbiamo chiare le nostre priorità e pretendiamo di fare tutto. Forse è necessaria un po’ di selezione. E poi ricorda che c’è sempre la parola magica: delega! Non sempre è possibile, ma a volte è solo la nostra mania di controllo a non permetterci di delegare ad altri qualche faccenda.
  • Meno social, più relazioni: i social possono essere utili, informarci, divertirci, ma il rischio di diventarne dipendenti è davvero molto alto (e il documentario The Social Dilemma lo spiega benissimo). Esistono delle applicazioni che permettono di monitorare quanto tempo passiamo sui social e di solito siamo increduli, davanti al risultato: esserne consapevoli è un buon punto di partenza per diminuirne l’utilizzo e valorizzare maggiormente le relazioni umane.
  • Meno chiacchiere, più ascolto: spesso pensiamo di dover parlare per forza o di dover dare consigli anche quando non richiesti. Parlare meno e mettersi in ascolto dell’altro è un dono prezioso, sia per chi lo fa che per chi lo riceve.
  • Meno stress, più qualità della vita: se le giornate sono meno faticose e dispersive, la soddisfazione e l’efficacia di ciò che facciamo aumenta; il tempo dedicato al relax è più rigenerante e la qualità del sonno migliora sensibilmente.

Adottare una filosofia più minimalista, scegliendo con cura cosa (e chi) vogliamo o non vogliamo nella nostra vita, all’inizio potrebbe non essere facile. Considera però che uno degli effetti più profondi dell’organizzazione personale è che si acquisiscono autostima e fiducia in sé stessi, dando il via ad un circolo virtuoso.

Quanto è “meno”?

Meno cose, meno distrazioni, meno impegni. Ma cosa significa? Quanto è “meno”?

Non c’è una formula uguale per tutti: è solo osservandosi e sperimentando che ognuno trova il proprio punto di equilibrio. Perché Less is more è essenzialità, ma deve corrispondere alla misura che tu dai all’essenziale. Togli tutto ciò che non ti serve o che ti provoca sensazioni fastidiose e vai dritta al punto: conserva e valorizza ciò che è utile, ti piace e fa bene agli occhi, al cuore, allo spirito.

Non hai bisogno di tante cose: hai bisogno di cose che ti facciano stare bene. Non hai bisogno di riempire l’agenda con tanti impegni, ma di un tempo ben organizzato e di spazi vuoti per nutrire la tua anima e per riposare. Non hai bisogno di approvazione esterna, hai bisogno di fare le cose con cura e sentirti più appagata.

L’eccezione alla regola

Come ogni regola che si rispetti, anche questa ha le sue eccezioni. Mi viene in mente Iris Apfel: sarebbe la stessa senza la sua strabordante personalità, gli occhiali fuori misura e la quantità impressionante di accessori? Pensa che il suo motto è “more is more and less is a bore”. Nel suo caso, come si fa a darle torto?

 

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Il potere trasformativo delle liste https://www.milenaguidotti.it/il-potere-trasformativo-delle-liste/ https://www.milenaguidotti.it/il-potere-trasformativo-delle-liste/#respond Fri, 18 Dec 2020 16:00:52 +0000 https://www.milenaguidotti.it/?p=944 Imparare l’arte delle liste dona un superpotere al quale tutti possiamo accedere: la chiarezza mentale. Quando abbiamo chiaro cosa dobbiamo fare, cosa vogliamo e cosa non vogliamo, procediamo nella vita con più serenità e fiducia.

Il mio approccio con le liste

È stato grazie a Dominique Loreau, giornalista e saggista francese, e al suo libro “L’arte delle liste” che ho iniziato a percepire la forza di questo strumento.

Avevo già una “to-do list” generica in cui annotavo indistintamente le varie cose da ricordare, ed era utilissima. Mentre leggevo il libro, però, è risultato chiaro che ne stavo limitando le potenzialità e che se avessi organizzato quel semplice elenco in modo diverso, avrei ottenuto molto di più.

Così ho cominciato a elaborare il mio sistema personale. All’inizio le liste erano solo tre:

  • Lista delle cose da fare il giorno dopo, oltre agli impegni già fissati in agenda
  • Lista delle cose da fare in settimana
  • Lista delle cose da comprare, al di là della classica lista della spesa

Prendendo confidenza con il metodo le liste aumentavano, diventando sempre più sensate e precise. La mia confusione mentale diminuiva e facevo esperienza di ciò che Dominique Loreau afferma: le liste aiutano a semplificare, a organizzare, e a conoscere meglio se stessi.

Perché scrivere qualcosa aiuta a ricordarlo, ma c’è di più.

L’atto stesso di scrivere svuota la mente, trasferendo i pensieri da dentro a fuori di noi. Creare un sistema di liste ci permette di vedere (letteralmente) i nostri pensieri, le nostre intenzioni e i nostri desideri. Consente di alleggerirci e di chiarire i nostri stati d’animo. Ci obbliga ad andare in profondità, mettere a fuoco, capire cosa vogliamo davvero e sintetizzare. Tutto questo è trasformativo, perché unisce consapevolezza e utilità.

Faticoso? Mh, potrebbe. Giusto un po’, all’inizio. Ma non è molto più faticoso continuare a vivere nella confusione?

Da dove iniziare

Per prima cosa, fai un brain dump. Butta giù tutto ciò che ti viene in mente, senza pensarci troppo; ci sarà tempo per cancellare e riorganizzare. In questa prima fase occupati solo di liberare i pensieri e scrivi senza filtri.

In un secondo momento, a mente fresca, rileggi tutto, elimina quanto non necessario e copia il resto in liste diverse. Naturalmente le possibilità sono infinite, sarai tu a trovare le categorie utili per te e quelle che ti corrispondono di più. Scegli un quaderno dedicato e una bella penna, trova un angolino tranquillo della casa in cui sentirti a tuo agio, accendi una candela profumata e fatti ispirare dalla sua fiamma, che dona allo stesso tempo serenità e vigore.

Giusto per darti un’idea, ecco alcuni esempi possibili:

  • Lista dei film da vedere
  • Lista dei libri da leggere
  • Lista dei podcast da ascoltare
  • Lista delle ricette preferite
  • Lista delle ricette da provare
  • Lista dei luoghi che vuoi visitare
  • Lista dei ristoranti che ami
  • Lista dei regali fatti e ricevuti
  • Lista delle pulizie settimanali – mensili – annuali
  • Lista di domande da fare prima di comprare casa
  • Lista delle cose da eliminare prima di un trasloco
  • Lista delle cose da fare e da acquistare prima della nascita di un bimbo
  • Lista di cose da fare quando ti avanza mezz’ora (sì, può succedere!)

Ma anche liste più introspettive:

  • Lista dei ricordi felici (da rileggere soprattutto quando sei un po’ sottotono)
  • Lista dei complimenti ricevuti (a me serve tantissimo, per ricordare a me stessa il mio valore e i punti di forza che tendo a dimenticare)
  • Lista delle situazioni che non voglio più accettare (eh…)

E’ il momento ideale

Ogni momento è buono per iniziare a sperimentare il metodo delle liste, ma potresti approfittarne ora che ci avviciniamo alla fine dell’anno (e che anno!). È il momento di passaggio per eccellenza, simbolicamente potentissimo. Prenditi un po’ di tempo e dedicalo a questa particolare forma di scrittura, potresti innamorartene come è successo a me.

Ricorda che puoi regalare (o regalarti) una mia consulenza online di due ore sull’arte delle liste (scrivimi qui per avere più informazioni). Ti invierò il buono regalo via e-mail, così che tu possa stamparlo e consegnarlo a chi vuoi, oppure recapitarlo direttamente all’indirizzo e-mail del destinatario.

Che cosa ne ricaviamo? Una maggior lucidità, meno preoccupazioni nella vita di tutti i giorni e un arricchimento immenso a tutti i livelli – Dominique Loreau

Buone feste di cuore a te e alla te stessa che emergerà mentre compilerai le tue liste.

 

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Organizzare le emozioni in tempo di pandemia https://www.milenaguidotti.it/organizzare-le-emozioni-in-tempo-di-pandemia/ https://www.milenaguidotti.it/organizzare-le-emozioni-in-tempo-di-pandemia/#respond Wed, 04 Nov 2020 12:00:56 +0000 https://www.milenaguidotti.it/?p=873 Stiamo vivendo un momento particolare e siamo tutti un po’ preoccupati. Non sappiamo quando finirà e questo ci destabilizza.

Il nuovo lockdown, più o meno restrittivo a seconda della zona in cui viviamo, non ci ha colti di sorpresa, ma di certo ci ha trovati stanchi: stanchi di affrontare incertezze, solitudine e paure, fondate o meno che siano.

In un momento così delicato, l’organizzazione può venirci in aiuto: possiamo organizzare anche emozioni e sentimenti.

Organizzare le emozioni, si può?

Esattamente come faremmo per organizzare uno spazio di casa, anche per le emozioni vale la regola principe: riconoscere ed eliminare il superfluo.

Mi spiego.

Tutto ciò che proviamo in questo periodo così difficile è lecito, persino giusto: reprimere le proprie emozioni o soffocare le paure non avrebbe senso e potrebbe addirittura essere controproducente. Fingerci sereni e positivi quando dentro abbiamo uno tsunami emotivo non è la soluzione. Diamoci quindi il permesso di esprimere la nostra ansia e di fare un pianto liberatorio, quando serve.

Allo stesso tempo però, cerchiamo di dare a queste emozioni il giusto peso. Togliamo il superfluo, il sovraccarico. Alleggeriamoci. Non tutte le paure sono indispensabili, non tutte le incertezze lo sono davvero.

Tanto per cominciare, ricordiamoci una cosa apparentemente banale: finirà. Non avere una data esatta su cui fare affidamento manda il tilt il cervello, che per sua natura desidera certezze e punti fermi. Ma non siamo condannati ad una pandemia eterna, né ad un lockdown a vita.

Per come la vedo io, in questo momento possiamo solo aiutarci l’un l’altro per quanto possibile ed essere costruttivi.

Onora lo spazio fra non più e non ancora – Nency Levin

È un momento di sospensione, di pausa. Se abbiamo l’enorme fortuna di essere in salute, dovremmo essere grati all’Universo e ringraziarlo continuando a prenderci cura di noi. Tanto lo sappiamo: non possiamo controllare tutto. Tanto vale lasciarci un po’ andare e onorare questo spazio sospeso, trasformandolo in creatività e dedicandoci al nostro ben-essere.

Come se avessimo di fronte una bilancia, proviamo a non sovraccaricare il piatto delle preoccupazioni equilibrandolo con attività piacevoli, riposo e progetti belli per il futuro.

Tempo di qualità e attenzione al momento presente

Per quanto sia giusto e doveroso tenerci informati, guardare telegiornali o leggere notizie ogni momento non farà altro che aumentare l’ansia. Anche perché diciamocelo: là fuori è un caos di informazioni che cambiano di continuo e non è sempre facile distinguere cosa è affidabile da cosa non lo è. Piuttosto, ritagliamoci un piccolo spazio ogni giorno dedicato unicamente all’informazione, poi basta. Chiuso. Niente aggiornamenti continui, meno (molto meno!) tempo sui social e più tempo per noi.

Coltiviamo la leggerezza, “che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.

Prendiamo l’abitudine di respirare per davvero, oltre la normale funzione di sopravvivenza. Respiri lenti e profondi, di quelli che portano ossigeno al cervello e calore al cuore. Restiamo qui, adesso, nel momento presente.

Cosa può farci stare bene in questo momento?

Sai come la penso: la casa è la manifestazione visibile della nostra personalità, del nostro stato d’animo, del nostro mondo interiore. È uno spazio intimo ed inviolabile che dovrebbe rappresentarci il più possibile, essere in sintonia con ciò che siamo e con il modo in cui vogliamo sentirci. E se, soprattutto ora che ci passiamo più tempo del solito, percepiamo un certo fastidio e non la troviamo funzionale, potremmo pensare di metterci mano.

Puoi quindi usare questo tempo fluido per ripensare gli spazi, prendere consapevolezza di cosa vorresti migliorare, capire bene cosa ti servirà per farlo, prendere misure, cercare ispirazioni online (Pinterest è un’inesauribile fonte di idee).

Se hai dei figli, coinvolgi anche loro! Sarà divertente e interiorizzeranno abilità organizzative utilissime per il loro futuro. Inoltre li aiuterai ad affrontare questo periodo così delicato: vederti agire in modo costruttivo sarà per loro il miglior esempio.

Fai liste. Tante liste. Ti servono nuovi accessori, contenitori, barattoli? Quanti? Di che misura? Fai una “lista shopping” e segnati tutto nei dettagli. Devi ricordarti di chiamare l’idraulico, l’imbianchino, di far pulire la caldaia? Fai una “lista manutenzioni”.

Scrivere ti servirà a non dimenticare nulla, ma anche (soprattutto!) ad alleggerire la mente. Potrai acquistare ciò che ti serve online o tenere la tua lista pronta per quando potrai fare acquisti di persona nei tuoi negozi preferiti: eviterai di perdere tempo quando la vita riprenderà con meno limiti e avrai mille cose da fare.

Quindi rifletti, pianifica, prendi appunti, organizza: ricorda che proprio la confusione, della casa e della mente, è una delle cause di malumore e tristezza.

Se non sai come fare, puoi contattarmi qui. Se ancora non mi conosci bene e vuoi prima sapere qualcosa in più su di me, ti consiglio di iniziare da qui.

E poi riposa. Tanto.

Coccolati.

Un bagno rilassante, un tè caldo, una telefonata a una persona cara. Una ricetta che sa di autunno, il libro che ti aspetta pazientemente da mesi. Le fusa del gatto e le candele al profumo di vaniglia. La pizza sul divano e la tua serie tv preferita. Le videochiamate di gruppo con gli amici.

Riprendi quel lavoro a maglia, o impara a farlo. Iscriviti a un corso online di fotografia, di yoga, di chitarra.

Medita, fai un puzzle, guarda un TedTalk. Fatti ispirare. Progetta i viaggi che vorrai fare in futuro e fatti consegnare dei fiori freschi.

Possiamo scegliere: possiamo restare invischiati nella nebbia di questo periodo incerto e sospeso, preoccupandoci per il futuro e chiedendoci quando tutto questo finirà, oppure comprendere che è normale sentirsi spaesati e avere momenti di sconforto, ma che è possibile usare questo tempo per occuparci di noi.

Non sprecare questa occasione.

 

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